21/12/09

Arriva "L'ECOSOSTENIBILE"


Ecco in anteprima la bozza della prima pagina del nostro mensile d'informazione sull'agricoltura biologica madonita. L’Ecosostenibile vuole essere uno strumento di informazione, divulgazione e riflessione capace di condurre all’azione. Il mensile si propone di dar voce a temi spesso tralasciati, alle normative di settore, ai progetti in cantiere e a quelli futuri. Si discuterà di problemi, si avanzeranno proposte, si cercherà di offrire ai lettori informazioni, ma anche idee e soluzioni.



19/12/09

18/12/09

Il Comitato Promotore di "A FERA BIO" Palermo, costituito dalleAssociazioni: GASualmente, AIAB-Sicilia, Siqillyàh, Riportiamo alla Luce eAssociazione A Fera Bio, con la partecipazione dell´Università degli Studi di Palermo, ha il piacere di invitarVi a prendere parte alla prima giornata del Mercatino equobiolocale A FERA BIO Palermo, che avrà luogo Domenica 20 dicembre dalle ore 9,30 alle ore 14,30 presso Palazzo Chiaramonte Steri,sito in P.zza Marina 61, Palermo. Durante l'evento sarà possibile degustare e comprare i prodotti biologici degli oltre 40 espositori presenti.INGRESSO LIBERO

16/12/09

Le fasi che ci porteranno alla produzione delle piante

Raccolta del seme

La realizzazione del vivaio presso l’azienda “Serra Guarneri” prevede la produzione di materiale vegetale autoctono e certificato. Il seme è stato raccolto previa autorizzazione e controllo dell’Azienda Foreste Demaniali della Regione Sicilia nei “boschi da seme” preposti. I principali siti di prelievo del germoplasma sono stati: Boschi di Isnello (Isnello), Cozzo Luminario-San Guglielmo (Castelbuono) e Serradaino (Pollina). Per ogni sito di raccolta sono state rilevate le coordinate geografiche, e a partire da ciò verrà presto redatta una carta tematica che specifica i popolamenti d’origine: così facendo per ogni pianta prodotta un apposito certificato ne identificherà la provenienza.
Di seguito sono indicate le specie di cui sino ad oggi si è raccolto il germoplasma necessario per la riproduzione.

- Specie Arboree -


Quercus ilex L. (leccio)

Pianta arborea sempreverde alta sino a 20 metri con chioma densa e di colore verde scuro, tronco eretto con corteccia bruno scura e rotta in piccole squame angolose nelle piante adulte. Le foglie presentano una estrema variabilità; possono infatti avere forma lanceolata o ellittica (1,5 x 3-8 cm), margine intero o dentato o addirittura spinoso nelle giovani piante, con colore verde scuro lucido sulla pagina superiore e bianco-tometoso in quella inferiore. I frutti sono ghiande ovoidali di 2-3 cm di colore bruno protette alla base da una cupola emisferica con squame brevi, chiare e appressate. I boschi a prevalenza di leccio nelle Madonie coprono circa il 19% della superficie forestale e spesso a questa specie si associano la roverella e l’acero campestre. Nel territorio del parco il leccio, grazie alla sua elevata plasticità, occupa diverse fasce altitudinali essendo presente dai 500 ai 1200 m s.l.m.

Castanea sativa MILL. (castagno)


Pianta arborea con altezza fino a 25 metri, tronco grosso con corteccia di colore bruno scuro, fessurata longitudinalmente. Foglie di forma ellittica e lanceolata lunghe fino a 25 cm, di colore verde lucido e con margine seghettato. Il frutto è una cupula spinosa (riccio) che a maturità si apre in quattro valve, liberando due o tre noci commestibili (castagne). Nel Parco delle Madonie il castagno si distribuisce in nuclei più o meno estesi in dipendenza delle caratteristiche ambientali e dell’azione protettrice dell’uomo. A Piano Sempria, nel territorio di Castelbuono, si rinvengono esemplari di castagno dalle dimensioni ragguardevoli.

Acer campestre L. (acero campestre)

Pianta arborea con chioma globosa e densa, con tronco sinuoso e corteccia brunastra fessurata in placche. Foglie con pagina superiore di colore verde glauco e pagina inferiore più chiara e tomentosa, di forma palmata-lobata con 5 o più lobi profondi e con un dente per lobo. I frutti sono disamare con ali divaricate ad angolo piatto di colore giallo-bruno a maturità. L’acero campestre si riscontra spesso nei boschi a prevalenza di querce caducifoglie, leccio e di rovere e agrifoglio.

Quercus suber L. (sughera)

Pianta sempreverde alta fino a 15 metri con corteccia spessa alcuni centimetri e profondamente fessurata (sughero maschio), asportata intorno al decimo anno di età per consentire la crescita del sughero vero e proprio (sughero femmina) utilizzato nelle industrie. Foglie ovate lunghe fino a 7 cm, coriacee e di colore verde lucido superiormente e grigio tomentose inferiormente, margine liscio e dentato. I frutti sono degli acheni (ghiande) di forma allungata e breve punta, protetti alla base da una cupola con squame appena spinescenti. Nelle Madonie, sono perlopiù i boschi di Geraci Siculo quelli interessati dalla raccolta del sughero. I boschi di sughera nel parco interessano una superficie di 1850 ha, prevalentemente presenti nei comuni di Geraci Siculo, Pollina e Collesano, dove si rinvengono lembi di formazioni in passato più estese.

Quercus virgiliana (TEN.) TEN (quercia virgiliana e/o roverella)

Entità appartenente al gruppo della roverella (Quercus pubescens WILLD. sensu latu) e caratterizzata, come le altre querce del gruppo, da una grande capacità d’ibridazione. Pianta arborea alta sino a 20 metri, chioma ampia e irregolare e globosa emisferica negli esemplari adulti, tronco con corteccia rotta in numerose piccole placche e rami giovani grigio-tomentosi. Le foglie presentano contorno ellittico (3 x 7 cm) o anche obovato (5-11 x 7-13) con generalmente 4-5 lobi più o meno arrotondati per lato, profondi metà della lamina e la cui nervatura forma con quella principale un angolo di 45°; le foglie inoltre presentano un picciolo lungo 6-12 mm e un colore verde scuro nella pagina superiore e biancastro in quella inferiore per la presenza di un fitto tomento bianco-grigiastro. I frutti sono ghiande (dolciastre e commestibili) con breve peduncolo e protette alla base da una cupola con squame appressate. Nelle Madonie i boschi a prevalenza di querce caducifoglie, soprattutto presenti nei territori di Isnello e Gratteri, si estendono per circa 1650 ha tra i 700 e i 1200 m s.l.m.

Pyrus amygdaliformis VILL. (pero mandolino)

Pianta arbustiva o arborea decidua alta fino 6 metri, con chioma espansa verde brillante, tronco con corteccia grigio-brunastra e rami spinosi. Foglie con picciolo di 1-2 cm, lamina oblanceolata di 1-3 x 3-7 cm, con margine intero e di colore verde lucenti sopra e più chiara sotto. Frutti in pomi globosi di 2-4 cm di diametro, peduncolo robusto e di colore giallo-brunastro a maturità.



Fraxinus angustifolia VAHL. subsp. angustifolia (frassino meridionale)

Pianta alta fino a 20m con chioma globosa con rami giovani glabri e lucidi. Foglie composte imparipennate con 5-7 (13) foglioline strettamente lanceolate (1-2 x 4-8 cm) a margini visibilmente dentellati, di colore verde scuro sopra e verde chiaro sotto. I frutti sono samare lanceolate (lunghe fino a 4 cm) di colore bruno chiaro a maturità e portate in densi grappoli penduli. Nei territori di Castelbuono e Pollina questa specie riveste notevole interesse sotto l’aspetto paesaggistico oltreché produttivo. Attualmente la maggior parte dei frassineti è incolta e solo una modesta superficie rimane a testimonianza di un’attività agricola plurisecolare dedita alla produzione della manna.

Fraxinus ornus L. (orniello)

Albero alto fino a 15 m con chioma globosa di colore verde chiaro, tronco presto ramificato con rami opposti e corteccia liscia di colore grigio scuro. Foglie composte imparipennate con 5-9 foglioline ellittiche o lanceolate lunghe da 5 a 10 cm, con margine leggermente dentato, pagina superiore color verde opaco e più chiara quella inferiore. Frutti in samare ellittiche di 4 x 25 mm portate in densi grappoli penduli che permangono per lungo tempo sulla pianta. Questa specie (come il frassino meridionale) è essenza fondante degli agro-sistemi tradizionali; nel comprensorio madonita infatti, dall’orniello da tempo memorabile si ricava la manna.

- Specie Arbustive -

Crataegus monogyna JACQ. (biancospino)

Arbusto alto fino a 8 m con chioma irregolare ed espansa, tronco sinuoso e molto ramificato con corteccia compatta e brunastra e rami scuri e dotati di spine. Foglie con base tronca e di forma romboidale, con 2-4 profonde incisioni per lato; lobi con 2-4 denti all’apice e pagina superiore color verde intenso e verde chiaro quella inferiore. I frutti sono piccoli e ovali, portati in densi grappoli, rossi a maturazione e contengono un solo seme. La polpa dei frutti è giallastra o bianca e di sapore dolciastro.

Rosa canina L. (rosa selvatica comune)

Arbusto alto fino a 3 m, con chioma rotondeggiante espansa e fitta e fusti legnosi glabri provvisti di robuste spine. Foglie composte imparipennate con 3-5 (7) foglioline ellittiche o ovate e con pubescenza e dentatura variabile. I frutti sono delle piccole bacche di forma ovale di colore rossastro a maturità e contenenti all’interno numerosi piccoli semi ovoidali e ricoperti di peluria.


Hedera helix L. (edera)

Pianta lianosa sempreverde con fusti saldamente aderenti ai rami della pianta ospite mediante radici avventizie con funzioni anche di assorbimento. Le foglie sono lungamente picciolate, di forma lanceolata o palmato-lobata e margine intero e apice acuto; quelle dei rami fiorali sono ovali, intere o sub-romboidali. I fiori sono portati in ombrelle apicali ed i petali sono di colore verde-giallastro. I frutti sono delle bacche ovoidi di colore violaceo o nerastro a maturità.


Noc32 Gruppo A

10/12/09

Laboratorio "Biologico" del Parco delle Madonie

Il progetto Noc 32 costituisce l’attualizzazione dell’intervento “Laboratorio Biologico del Parco delle Madonie” sviluppato nell’ambito dei progetti Noc finanziati dalProgramma triennale per la tutela ambientale (PTTA) 1994-1996.
Tale progetto mira allo sviluppo delle opportunità occupazionali per i giovani dell’area madonita. Obiettivo principale è la divulgazione, la promozione e il sostegno di attività economico-produttive compatibili con la normativa di tutela ambientale in un’ottica di valorizzazione economica del patrimonio esistente sul territorio.

Il progetto prevede lo svolgimento di quattro campigenerali di attività:
· Attività A: Vivaismo naturalistico e valorizzazione/conservazione del germoplasma.
· Attività B: Valorizzazione agricoltura tradizionalee promozione della conversione in “biologico”.
· Attività C: Recupero, riqualificazionee rinaturazione ambientale.
· Attività D: Logistica, segreteria, amministrazionee servizi generali.

Area A “Vivaismo naturalistico e valorizzazione/conservazione

Obiettivo primario è la conservazione del germoplasma e l'applicazione delle tecniche e metodiche necessarie alla realizzazione e gestione dell’attività vivaistica.
Sono previste attività di raccolta dei semi e materiale di propagazione, al fine di allestire un vivaio riguardante essenze boschive arboree, arbustive ed erbacee, eduli e non, essenze fruttifere e semi di specie foraggere.
Saranno intraprese azioni di coinvolgimento della comunità madonita, stage tecnici per gli operatori delsettore e attività d’educazione ambientale da svolgere nellescuole del territorio.

Cosa stiamo facendo : 


Info: noc32gruppoa@gmail.com

Area B “Riconversione in biologico dei sistemi agricoli del Parco delle Madonie e Valorizzazione dei prodotti agroalimentari di Qualità”

Obiettivo dell’area è la realizzazione d’iniziative per la promozione e la valorizzazione dell’agricoltura biologica nel territorio madonita.
Numerose saranno le attività divulgative che, grazie al coinvolgimento dei soggetti esterni, permetteranno di raccogliere le istanze della società civile e dimensionare gli interventi e le ipotesi di sviluppo sulle caratteristiche degli operatori del settore.
Ciò servirà a stabilire linee di collaborazione tral’Ente Parco e gli operatori del settore.

Cosa stiamo facendo:


info: noc32gruppob@gmail.com

Area C “Recupero, riqualificazione e rinaturazione ambientale”


Il principale obiettivo dell'area C è quello di classificare e cartografare le aree degradate del territorio. Il gruppo di lavoro si propone di definire le linee guida delle politiche di intervento dell’Ente Parco in materia di riassetto territoriale e ripristino ambientale.
Verranno identificate oltre alle priorità geografiche e tipologiche di intervento, le necessità di studi, censimenti e controlli ambientali.
Parte essenziale sarà la definizione di metodologie di progettazione e gestione di ogni singola categoria di intervento.


Cosa stiamo facendo:

AREA D “Settore amministrativo del progetto”

Il principale obiettivo è dare supporto amministrativo alle tre aree di progetto.
L’area si occupa della gestione della segreteria e dei servizi amministrativi. Inoltre, cura la parte contabile, di ragioneria e rendicontazione.
Gli operatori telematici e grafici si occupano di supportare i gruppi di lavoro nelle produzioni grafiche e nella valorizzazione e promozione delle attività interessate dal progetto.

Cosa stiamo facendo:

info: noc32gruppod@gmail.com