26/04/10

Serra Guarneri Nature and progress # 3


Diamo una mano alla biodiversità
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  Il 2010 è l’anno della biodiversità, alcune tra le grandi istituzioni mondiali si preparano a riempire le platee di discussioni e volantini, con relatori che spesso non hanno mai messo piede in un bosco. Nel frattempo il Parco delle Madonie con il progetto NOC32 inizia a seminare circa 100.000 semi, in un oasi del WWF, provenienti dai nostri boschi, contribuendo in modo decisivo a mantenere alta la diversità vegetale delle madonie.
Anche se in ritardo per problemi burocratici legati all’arrivo del materiale, è iniziata la semina delle piante forestali presso Serra Guarneri, sede del nostro vivaio. Nei precedenti articoli vi abbiamo mostrato la raccolta e la conservazione, adesso vi mostriamo con un reportage fotografico le fasi principali della semina.
Le sementi forestali di Castagno, Roverella, Leccio, Sughera raccolte nel periodo invernale nei boschi delle Madonie, hanno attraversato l’inverno stratificati per favorirne la dormienza. Attualmente li stiamo seminando in contenitori di plastica tipo plateau con sistema antispiralizzazione, riempiti di terriccio tecnico ammendato. Nel vivaio sono stati già preparati gli spazi idonei “cassoni e parcelle” a ospitare i circa 3000 plateaux seminati.
Abbiamo deciso di redigere un articolo corredato da molte più foto che testi. Le procedure per la semina sono oramai ben note attraverso numerosi scritti. Invece le nostre immagini sono uniche, testimoni di un nuovo percorso possibile dentro le madonie e cioè la riproduzione e il mantenimento del germoplasma locale.
Particolari fotografici della preparazione delle parcelle.



attrezzi da lavoro  e preparazione delle parcelle

work in progress

I Plateaux :
Una delle priorità dei produttori di piante forestali è quella di prevenire la spiralizzazione delle radici. Quest’ultime possono , accresciute in modo difettoso, potrebbero arrecare danni agli alberi anche negli anni successivi, perché le radici non sono cresciuti in modo naturale. Per evitare questo abbiamo contattato che ha progettato dei vassoi “plateaux” per la semina con caratteristiche particolari:
• alveoli profondi, che permettono una semina piuttosto profonda che protegge il seme.
• hanno la base aperta
• costole laterali ch impediscono la spiralizzazione del’apparato radicale
Ogni plateau è provvisto di 40 alveoli, profondi 18cm, è costituito da materiale che permette il riutilizzo, e consente una facile estrazione della pianta al momento del trapianto.
Foto:


Plateau – contenitori di plastica tronco conici con fessure laterali.



Terriccio
Stiamo usando dei terricci tecnici preparati, ammendati e sterilizzati, a base di torbe tedesche brune e nere, argille etc.. frazionate in modo da soddisfare le diverse esigenze di struttura, arricchiti di micro e macro elementi. Sono in grado di fornire ai semi quegli elementi nutritivi necessari subito dopo la semina e durante le prime fasi di sviluppo. Le loro caratteristiche permettono al substrato di avere: una elevata capacità di ritenzione idrica e riumettamento dopo un eventuale periodo di essiccazione, una buona porosità, un elevata capacità di scambio cationico, e dei valori di ph compresi tra 5,5 e 7. Le torbe presenti sono il risultato di trasformazione di numerose specie vegetali come “spagnum”, in condizioni di anaerobiosi.


Pedane di terriccio   particolare di terriccio


Operazioni di semina:
-          Utilizzo di un bancale per le attività di produzione  del postime forestale.

-          Pulitura e selezione del seme proveniente dalla casse utilizzate per la stratificazione
Foto
                                            particolare di seme forestale


seme pronto per la semina
-          Semina
L’operazione di semina di questo tipo di semente forestale consiste nel riempire l’alveolo del plateau di terriccio tecnico, e subito dopo nella posa del seme, opportunamente ricoperto con lo stesso materiale. Purtroppo ci siamo trovati a operare su una percentuale di seme pregerminato. La burocrazia ha giocato un ruolo fondamentale in questo caso, facendo sì che il materiale necessario alla semina arrivasse in ritardo per colpa delle farraginose procedure  di acquisto. Nonostante si trattasse di semi posti in conservazione,  l’alternanza prolungata di temperature e le variazioni delle condizioni ambientali , ne hanno determinato l’avvio dei processi di germinazione. Di contro l’utilizzo dei terricci sopraindicati fa sì che il seme pregerminato, troverà tutti gli elementi necessari allo sviluppo radicale e della piumetta.

Particolari fotografici delle operazioni di semina


            alveoli plateau riempiti di terriccio        plateau con terriccio già seminati

La dislocazione dei  plateau seguirà delle precise istruzioni per non perdere la tracciabilità del processo.  Ogni parcella ospiterà lotti di seme con provenienza geografica nota. Una mappa dell’azienda darà le istruzioni agli operatori. Sono stati elaborati dei moduli per gestire le operazioni della tracciabilità  geografica del seme utilizzato,  e la logistica in azienda.  Le operazioni successive alla semina sono quelle di irrigazione e controllo della crescita del postime.
Nel prossimo articolo vi mostreremo le immagini della semina dei semi carnosi.
Gruppo A

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