Chi viaggia tutti i giorni per le strade delle Madonie, per lavoro, per studio o per piacere può constatare con facilità il continuo aumento di danni e disagi provocati dai fenomeni franosi.
Tutto ciò è dovuto principalmente a due fattori, la natura che cerca di rimpadronirsi degli spazi sottratti ad essa dall’uomo e la scarsa manutenzione che col passare del tempo provoca non più semplici fastidi ma veri e propri problemi all’ordinaria fruizione. Le copiose piogge di quest’anno hanno provocato l’accentuarsi dei fenomeni già noti e l’insorgerne di nuovi, causando l’isolamento di interi centri abitati.
I comuni più colpiti risultano essere San Mauro Castelverde, dove si contano oltre 70 fenomeni franosi ed è stato chiesto lo stato di calamità per gli ingenti danni alle sedi viarie delle SP52 ed SP60, e Collesano, dove si è paralizzato l’asse viario SP9 che collega il centro madonita con Campofelice di Roccella.
Tuttavia i fenomeni franosi coinvolgono per grandi linee tutti i siti viari madoniti provocando sempre più l’isolamento e la frammentazione di un territorio già pieno di difficoltà.
La speranza è che nel prossimo futuro vengano presi in maggior considerazione tali fenomeni, allo scopo di porre fine o almeno limitare i disagi causati alla popolazione madonita.
La speranza è che nel prossimo futuro vengano presi in maggior considerazione tali fenomeni, allo scopo di porre fine o almeno limitare i disagi causati alla popolazione madonita.
La salvaguardia del territorio deve divenire priorità assoluta di tutti gli amministratori.
RispondiEliminaAllora, d grande spazio alle attività di riassetto territoriale e ripristino ambientale.