“Innovare, trovare nuove formule e messaggi per superare una contingenza difficile, accettare la sfida di proporre qualcosa di diverso dando due identità distinte che confermano comunque la leadership di PadovaFiere nel settore del Florovivaismo: Flormart Primavera cambia pelle e contenuti rilanciando dal 19 al 21 Febbraio 2010, il marchio Miflor che PadovaFiere ha recentemente acquisito da Fiera Milano, con un rinnovato Salone primaverile del florovivaismo all’insegna del “Made in Italy”, che darà maggiore visibilità a tutti gli operatori nazionali del settore. Miflor va così ad inaugurare la stagione primaverile, la più importante per numerose realtà florovivaistiche professionali italiane che coprono ben il 23% della produzione europea. Nel contesto di Miflor 2010 verrà lanciata un’inedita iniziativa nel nostro paese, FlorMarket, volta a promuovere il business del florovivaismo grazie ad un’offerta “chiavi in mano” dove le imprese potranno negoziare e concludere affari tramite una formula espositiva immediata e diretta che propone la stessa qualità dei servizi con costi contenuti.”
Così “Lineaverde”, mensile di attività e informazione tecnica per vivaisti, progettisti e costruttori del verde, ha voluto presentare ai lettori la Fiera di Padova.
Grazie alla disponibilità del Responsabile d’Area, del Coordinatore di Progetto e dell’Ente Parco, Mariangela Capuana , Assistente Tecnico Rilevatore Disegnatore e Tiziana La Scuola, Assistente Tecnico Vivaista, entrambe del Gruppo “A” NOC32, hanno avuto la possibilità di partecipare alla manifestazione.
Il Salone si è svolto all’interno di tre padiglioni della Fiera: 7, 8 e 5.
Per quanto riguarda la produzione vivaistica all’interno dei padiglioni 7 e 8 erano presenti:
- Piante ornamentali per interni ed esterni, talvolta con strane forme date da forzature molto spinte, sulle quali mi permetto di esprimere il mio disaccordo considerenado le piante come esseri viventi;
- Piante officinali e aromatiche: molto particolari erano quelle allevate ad alberello;
- Piante mediterranee anche da frutto: tra gli agrumi, la “mano di Budda” era senz’altro il più particolare;
- Bonsai, anche molto grandi per es. di ulivo;
- Piante grasse singole o in composizioni, di forme, varietà e dimensioni svariate;
- Piantine in miniatura allevate in gel dentro bottigliette di vetro;
- Piante forestali;
- Frutti antichi.
Le piante forestali e i frutti antichi hanno richiesto particolare attenzione, in quanto sono produzioni vivaistiche che si stanno realizzando all’interno del progetto NOC32 e potrebbero divenire l’attività futura di molti professionisti.
Fra le tante aziende presenti, “Glionna Vivai” e “Vivai Ivano Guagno” hanno utilizzato per le piante forestali lo stesso tipo di plateau innovativo e antispiralizzante di cui usufruirà il Gruppo “A” per il vivaio a Serra Guarneri. E’ stato molto interessante verificare i risultati e consultare i prezzi di vendita delle piantine. Entrambi producono piante certificate che poi commercializzano anche in Sicilia, nonostante non provengano da popolazioni autoctone.
Per i frutti antichi, era presente l’azienda agricola “Maioli Enzo” di Salvaterra (RE). “Frutti all’apparenza non belli, ma dai colori, sapori e profumi irripetibili”. La produzione riguarda oltre 500 varietà di frutti e oltre 100 antiche varietà di vite . L’attività si limita attualmente solo alla produzione, ma tra i progetti futuri è prevista l'implementazione con la didattica e la divulgazione.
Per quanto riguarda i servizi in agricoltura, molto interessanti sono sembrati quelli informatici per l’inserimento delle aziende in portali dedicati o ancora per l’etichettatura delle piante, che potrebbero dimostrarsi molto utili ai fini della rintracciabilità,la nostra attenzione si rivolta inoltre ai servizi assicurativi per danni in floricoltura causati, ad esempio, da eventi atmosferici avversi.
Sempre nei padiglioni 7 e 8 erano presenti macchine agricole e per l’idrosemina, substrati vari quali terricci, geohumus e granulati, impianti di irrigazione, arredi per esterni e strutture quali serre e cassoni per la semina.
Il padiglione 5 ospitava piante di età e dimensioni maggiori. Era inoltre possibile, scegliere ed acquistare la varietà e la quantità desiderata.
Tra i convegni organizzati in orari diversi durante le tre giornate, molto stimolante è stato quello relativo alle opportunità commerciali: fonti e canali di accesso e distribuzione.
La giornata di Domenica 21 ha registrato un’affluenza minore forse perché, secondo quanto affermato dagli operatori, rispetto all’anno scorso l’ingresso non era libero.
Mariangela Capuana
Brave, ho letto la vostra esposizione relativa alla mostra, la trovo interessante. A presto Maria Russo
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