11/03/10

La flora madonita di grande interesse applicativo

Asparagus albus L.
Nome comune: Asparago bianco
Famiglia: Liliaceae


Sono piante perenni suffruticose, cioè aventi solo la parte basale legnosa, cespugliose e provviste di rizoma ovvero con fusto trasformato in organo di riserva. Dal rizoma si sviluppano le radici e le gemme dalle quali emergono i turioni, dapprima verdi e formati da un unico fusto, successivamente ramificati e coriacei, i quali costituiscono la parte vegetativa della pianta, che può raggiungere anche 1 metro di altezza. I fusti legnosi sono bianchi e portano dei rami flessuosi.
Le vere foglie sono ridotte a squame mentre sono presenti delle false foglie, dette cladodi, cioè fusti appiattiti ad accrescimento limitato, fotosintetizzanti.

La fioritura avviene tra agosto ed ottobre attraverso fiori bianchi, ermafroditi.Il frutto è una bacca rossa che diviene nerastra a maturità.Si tratta di una specie a distribuzione stenomediterranea occidentale, diffusa principalmente in pendii aridi, garighe e rupi, da 0 a 1000 m s.l.m., maggiormente riscontrata 
all’interno di boschi a prevalenza di querce caducifoglie; macchie, boscaglie e boschi molto degradati; oliveti abbandonati. I turioni rappresentano le parti eduli degli asparagi selvatici, molto ricercati nel territorio madonita per diversi usi in cucina, dai primi piatti, ai contorni, alle frittate. Risultano ricchi di sostanze nutritive utili all'organismo quali vitamine C, B2, caroteni e sali minerali. Contengono inoltre amminoacidi quali arginina, tirosina, ed asparagina che rendono l'asparago ottimo per favorire la diuresi e la circolazione sanguigna.

L’apparato radicale è abbastanza sviluppato e più ampio della relativa parte aerea della pianta, in grado di stabilizzare una notevole quantità di terreno. Tale caratteristica conferisce all’Asparagus albus un importante ruolo per le applicazioni degli interventi di ingegneria naturalistica.

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